Il nabuk è impermeabile?

Il nabuk è un materiale molto pregiato, ricavato dalla pelle bovina e particolarmente utilizzato nell'ambito delle calzature, della pelletteria e nel settore della tappezzeria, soprattutto per i rivestimenti di sedie e divani.

Anche se noi siamo abituati a questo termine, quello corretto per riferirci ad esso sarebbe nubuck. Questa parola deriva dalla fusione tra new e buck e significa nuova pelle animale; infatti si ottiene dalla lavorazione della pelle di vitello, mucca, ma anche montone e cervo.

Questo tipo di pelle al tatto si presenta morbida e vellutata e, proprio per questo, molti la confondono con la pelle scamosciata; ma esistono nette differenze tra le due, a partire dai processi di lavorazione. 

Quelli usati per il nabuk portano ad un risultato qualitativamente più elevato e ad un velour più fine, in quanto la pelle viene lavorata dalla parte del fiore, cioè dal lato esterno più pregiato. 

Rispetto alla semplice pelle scamosciata, quindi, il nabuk è migliore e più costoso, ma anche più resistente e durevole nel tempo, a patto però di essere pulito con regolarità e con gli strumenti idonei.

Additivi chimici e accessori non adatti infatti potrebbero danneggiare il materiale.

Poiché non è impermeabile, persino l’acqua potrebbe arrecare danno al nabuk, lasciando aloni che non vanno più via. 

Vedremo dunque più avanti quali sono i migliori trattamenti impermeabilizzanti, che contribuiscono ad aumentare il livello di protezione.

Come pulire il nabuk

Come abbiamo visto, il nabuk è un materiale molto delicato che tende a macchiarsi abbastanza facilmente e che va pulito regolarmente con le dovute precauzioni e con la giusta strumentazione, per evitare di danneggiarlo o rendere ancora più ostinate eventuali macchie pre-esistenti.

Prima di parlare dei sistemi di pulizia del nabuk, ecco alcuni piccoli consigli per trattare al meglio questo materiale: 

    • Il nabuk teme in particolar modo l'acqua e le sostanze oleose e grasse, pertanto bisogna fare particolare attenzione quando si ha a che fare con esse.

    • Questo materiale tende a sbiadirsi a contatto con la luce diretta, ecco perché bisogna tenerlo il più possibile al riparo dal sole o da fonti di calore diretto (comprese le lampadine alogene).

    • La delicatezza del nabuk fa sì che esso si possa sbiadire o tingere se sfregato con tessuti che possono perdere il colore (ad esempio i jeans, specie quelli nuovi); 

    • Se finora abbiamo parlato di quanto possa essere deleterio il contatto con l'acqua, immaginiamo cosa può accadere con l’inchiostro!

Anche se ne abbiamo un piccolo residuo sulle mani, basta sfiorare il nabuk per lasciare una macchia evidente.

Una volta assunte tutte queste precauzioni però, è comunque possibile che il nabuk si macchi e che quindi necessiti di una pulizia accurata, che prescinde da quella ordinaria e periodica.

Come pulire il nabuk senza rischiare di rovinarlo

Per quanto esistano prodotti specifici per trattare il nabuk, a volte può essere necessario acquistare detergenti appositi per determinati oggetti o arredi rivestiti con questo materiale.

Molte persone infatti preferiscono chiedere direttamente al negoziante presso il quale hanno acquistato la borsa, le scarpe, il rivestimento del divano o della sedia.

Non bastano però i detergenti delicati, ma bisogna munirsi di una spazzola con setole morbide, che non rischi di graffiare il nabuk, e di panni puliti in pelle o in tessuto.

In linea generale, il nabuk va spazzolato con delicatezza dopo ogni utilizzo, eseguendo piccoli movimenti circolari, facendo attenzione a non graffiare la superficie indugiando troppo a lungo nella stessa zona. 

Per rimuovere invece le macchie, bisogna usare gli appositi prodotti in commercio, solitamente in spray o soluzione liquida. Essi vanno lasciati agire per almeno mezz’ora (ogni prodotto ha un suo tempo d’azione, pertanto è consigliabile leggere quanto indicato sulla confezione). Passato questo tempo, bisogna rimuovere i residui con un panno, una spugna, una spazzola a setole morbide oppure la gomma per nabuk e camoscio.

Se la macchia non va via facilmente, può essere necessario ripetere la stessa procedura.

Se si tratta di una macchia d’inchiostro, è preferibile utilizzare uno specifico solvente per inchiostro adatto per nabuk (anche questo facilmente reperibile) in maniera tempestiva, ovvero prima che la macchia si fissi all'interno del materiale.

Esistono anche panni speciali già imbevuti con apposite sostanze lavanti, da strofinare in maniera delicata sulle superfici.

Una volta rimosse le macchie, bisogna asciugare. 

Anche questo procedimento richiede una certa attenzione!

Il mezzo migliore per assolvere questa funzione è il phon, l’asciugacapelli! 

Come impermeabilizzare il nabuk

Considerata la delicatezza del nabuk, è consigliabile provvedere alla sua impermeabilizzazione prima ancora di imbattersi in macchie difficili da rimuovere che, in molti casi, non vengono trattate nella maniera corretta e rischiano di rovinare quindi il tessuto.

Esistono appositi trattamenti in grado di rendere il nabuk impermeabile, ma bisogna ricordare che la protezione ottenuta non è mai totale e non dura per sempre! Anche dopo aver trattato le superfici, è sempre meglio fare attenzione a non sporcarle. 

I trattamenti di tipo industriale del nabuk (ad esempio quelli effettuati sui rivestimenti di grandi superfici, come i divani) vengono fatti con impermeabilizzanti particolari. Essi rendono il nabuk meno vellutato al tatto, ma lo aiutano anche a proteggersi dai suoi nemici principali, ovvero le macchie acquose e oleose.

Ovviamente, non bisogna necessariamente avere un’azienda tessile per poter disporre di questi prodotti, ce ne sono infatti tantissimi in commercio, disponibili per tutti. Bisogna fare attenzione però a scegliere quelli appositi per nabuk, non quelli generici per la pelle!

Ogni prodotto deve essere applicato secondo le istruzioni riportate sulla confezione. Solitamente bisogna vaporizzare il detergente in maniera uniforme sul nabuk pulito e asciutto, lasciarlo agire e poi procedere con l'asciugatura.

L'applicazione di queste sostanze rende la pelle immune all'azione dell'acqua, o così dovrebbe essere! Conviene quindi fare una prova in una zona nascosta e se l'effetto non soddisfa, ripetere l'operazione.

Come asciugare correttamente il nabuk

Eccoci ora ad un altro passaggio fondamentale per la cura del nabuk, l'asciugatura! Anch'essa è un’operazione delicata e va eseguita nel modo corretto, pena la formazione di macchie difficili, se non impossibili, da eliminare e il danneggiamento del prezioso materiale.

Non è assolutamente consigliato esporre il nabuk alla luce solare o vicino ad una fonte di calore diretto, che sia un termosifone o una stufa, altrimenti si rischia di rovinarlo e compromettere l'effetto vellutato e la morbidezza.

Nel caso di un paio di calzature di nabuk, un metodo di asciugatura efficace potrebbe essere l’inserimento al loro interno di giornali arrotolati, che hanno la capacità di assorbire con delicatezza l'umidità in eccesso.

Naturalmente, è consigliabile completare l’asciugatura con un phon a temperatura media. Per agevolare questo procedimento ed ottenere un buon risultato, mentre lo si asciuga, bisogna spazzolare il nabuk così da sollevare e pettinare in modo adeguato la soffice peluria che lo compone.

Il phon è un mezzo rapido e che tutti possiedono, ma esistono anche specifici essiccatori elettrici che assolvono tale compito! 

Molto utile può essere anche l’asciugatura al vento, purché lontana dall’umidità e dalla luce solare.